sabato 28 settembre 2013

giovedì 26 settembre 2013

"Il Grifone fragile" storia del tifoso genoano Fabrizio De Andrè

«Caro Gesù bambino, vorrei che mi portassi una maglia del Genoa». La lettera, scritta da piccolo dal celebre cantautore genovese e genoano Fabrizio De Andrè, è contenuta nel testo originale nel volume "Il grifone fragile" (Limina edizioni) scritto da Tonino Cagnucci. Il libro è stato presentato oggi pomeriggio al Tempio alla presenza dell'autore (giornalista de Il Romanista, tifoso della Roma e grande estimatore di De Andrè), del giornalista di Repubblica, Massimo Calandri, del professor Stefano Massa, membro del Comitato Ricerche e Storia del Museo della Storia del Genoa, Pippo Spagnolo, padre della Tifoseria organizzata, e Roberto Scotto, capo della To.


«Questo volume è un tripudio di ricordi e di appunti sull'amore per il Genoa di Fabrizio De Andrè» ha ricordato Calandri. Cagnucci ha preso la parola sottolineando un concetto principale della sua opera: «Questo libro è nato contro i pregiudizi che colpiscono il calcio. Ci si chiederà se un poeta, il più grande del '900 a mio giudizio, come De Andrè potesse essere tifoso del Genoa. Scriveva il cantautore che il tifo è un bisogno primario del genere umano».

Il professore Massa ha raccontato di una curiosa coincidenza, riportata nel libro «Il giorno della nascita di De Andrè, il 18 febbraio 1940, accadeva che il Genoa vinceva per 1-0 a Novara. Tuttavia, a causa della testimonianza di un guardalinee, la gara fu annullata poiché la squadra rossoblù aveva battuto due volte a centrocampo. L'incontro fu disputato di nuovo e il Grifone perse».

E' la volta di Pippo Spagnolo che ha ricordato un episodio. «Mentre eravamo assieme da Porto Torres a Genova, passammo un'intera notte a parlare del Genoa. Io e De Andrè eravamo uniti dalla passione per i colori rossoblù».

Roberto Scotto dapprima ha ricordato che «noi genoani siamo eterni come i templi di Ramses che durano nei secoli. Abbiamo festeggiato i 120 anni e festeggeremo anche i 240: il Genoa è eterno». Scotto ha infine spiegato che tramite Cagnucci ci saranno iniziative per aiutare la Comunità di San Benedetto al Porto del compianto Don Gallo, tra cui la donazione della maglia del capitano della Roma Francesco Totti che potrebbe essere messa all'asta per reperire fondi.




Articolo di Marco Liguori per Pianeta Genoa

"Grifone Fragile", De Andrè cuore rossoblù

Genova -De Andrè e il Genoa: storia d'amore struggente, di un'intensa fede rossoblù. Storia d'amore raccontata in "Grifone Fragile", libro del giornalista Tonino Cagnucci, presentato oggi pomeriggio al Ferraris insieme a Pippo Spagnolo e e Roberto Scotto padri della Gradinata Nord e amici di Faber.

Cagnucci, caporedattore del Romanista, tifoso giallorosso e fan di De Andrè, svela nei particolari i dettagli della passione di De Andrè per il Grifone. Viene fuori un ritratto inedito di un De Andrè che si appuntava su un'agenda le formazioni del Genoa, i possibili acquisti per rinforzare il team rossoblù, o tabelle punti per raggiungere al più presto la salvezza. Quello che magari fanno tanti tifosi. Quello che faceva anche un tifoso speciale come Fabrizio De Andrè.

«Racconto la fede di De Andrè per il Genoa- spiega Cagnucci - il De Andrè in versione tifoso, dalla nascita fino alla morte. Si sapeva che lui era genoano, ma attraverso una lunga ricerca sono venuti fuori tantissimi aneddoti anche tramite i racconti di Dori Ghezzi. Quello che mi ha colpito di più è quello che riguarda i giorni della prigionia di De Andrè quando l'unico legame che gli permetteva di dialogare con i suoi rapitori era proprio il Genoa».

E la presentazione di oggi pomeriggio al Ferraris è stata anche l'occasione per festeggiare gli 80 anni di Pippo Spagnolo, celebrato dai tifosi della Nord con una torta a sopresa. Spagnolo, emozionato ha spento le candeline: «Genoani si nasce - le parole di Spagnolo - spesso ai miei amici rossoblù dico: "Sei già genoano, vuoi anche vincere? Non c'è bisogno, bastano emozioni come queste"».

Articolo di Valerio Arrichiello per Il Secolo XIX

mercoledì 25 settembre 2013

Presentazione de "Il Grifone fragile" allo Stadio Luigi Ferraris di Genova 26.09.2013


Il, 26 settembre 2013, allo Stadio Luigi Ferraris di Genova, ore 16,00, si terrà la presentazione del libro "Il Grifone fragile". All'evento parteciperanno: l'autore Tonino Cagnucci, Pippo Spagnolo e Roberto Scotto, padri della Gradinata Nord, amici di Faber, e l'ex capitano rossoblù Ramon Turone. L'ingresso e libero.

sabato 21 settembre 2013

L’amor profano di chi volava in alto nel cielo

Il Grifone fragile - Fabrizio De André: storia di un tifoso del Genoa (Limina, pp. 171, euro 16.90) è il nuovo libro di Tonino Cagnucci. Non è solo un libro. È un esperimento difficile. Cercare l’uomo nel mito. Il De Andrè tifoso del Genoa nel De Andrè poeta. Un atto blasfemo, dissacrante, quasi di lesa maestà. Tre caratteristiche, che subito fanno amare questa ricerca letteraria. Il tifoso De Andrè è l’amico fragile del De Andrè poeta. Nel tifoso c’è il lamento disperato di una passione incontrata da ragazzo che porterà però sempre con sé. Ovunque. Quasi a voler conservare un punto di contatto con la terra,lui che era solito alzarsi in volo per raccontare gli eterni inganni del mondo nei suoi testi. Il contraltare laico che lo faceva sentire agganciato a qualcosa di umano.

Dori Ghezzi, in una intervista che l’autore riporta nel libro, dirà che era tifosissimo. Anche in Sardegna, durante il sequestro, una delle sue poche richieste ai rapitori era: «cos’ha fatto il Genoa?». Vedevano le partite insieme con Dori. Non se ne perdeva una. Scriveva i nomi delle formazioni sul diario e Tonino Cagnucci è andato a cercare quei preziosi materiali a Siena, in un archivio. Pagine incredibili, che hanno il sapore delle ricerche di Guglielmo di Baskerville ne Il nome della rosa. In quel caso, l’obiettivo era di riportare alla luce, e far conoscere, i libri di Aristotele. Per mostrare il lato leggero della vita, a una società medioevale e bigotta, un po’ come la nostra, che non appena stabilisce la sacralità di un luogo, o di un autore, subito si preoccupa di non farlo contaminare da ciò che è ritenuto profano per vocazione.

De Andrè un tifoso? Ma ti pare? Sembra che tutti i suoi colleghi, abbiano detto questo all’autore, quando comunicava loro l’idea del libro. Di diverso avviso sono stati la compagna e gli amici di Fabrizio De Andrè: Baccini, Villaggio e molti altri. Ognuno di loro ha raccontato con piacere del De Andrè tifoso. Il Grifone fragile è una sorta di «Bocca di rosa», che prova a tenere insieme l’amore sacro e l’amor profano, restituendo al lettore un profilo poco noto del famosissimo «bombarolo» di Genova.

Cagnucci è recidivo. Ha già scritto altri due libri, sempre attinenti al calcio e ai calciatori ed è un giornalista sportivo de «Il romanista». Stavolta però gli è andata male. Non solo perchè parlando di Genoa e non di Roma si è trovato a parlare della prima società di calcio italiana, come sempre amava sottolineare il tifosissimo Fabrizio, e non tanto perchè ha raccontato uno dei più grandi poeti e musicisti contemporanei, ma proprio perchè questa ricerca dell’uomo dietro l’altare sacro del poeta, lo ha portato a scrivere, per una sorta di magia al contrario, pagine di vera e propria poesia. Intendendo per poesia, il racconto di qualcosa che non consideriamo consueto.


Articolo di Carmelo Albanese per Il Manifesto